Skip to main content

Assunzioni a tempo indeterminato 2024: Maxi-deduzione per i Datori di Lavoro


Scopri come le Aziende e i Professionisti possono dedurre il costo del lavoro fino al 130% grazie alla maxi-deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2024.

Introduzione

Nel 2024 le Aziende e i Professionisti  possono beneficiare di nuove maxi-deduzioni per le assunzioni a tempo indeterminato, che rappresentano una interessante opportunità per avere un’agevolazione fiscale. Rappresenta di fatto una deduzione ulteriore che può essere riconosciuta nelle dichiarazioni fiscali che saranno effettuate nel 2025, riferite ai redditi 2024. Per accedere a queste agevolazioni è tuttavia necessario che i titolare di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni dimostrino un incremento occupazionale netto e ulteriori requisiti legati all’incremento del costo del personale per effetto delle nuove assunzioni.  Questa news esplorerà le novità introdotte dall‘art. 4 del Decreto Legislativo 30 dicembre 2023 n. 216 e del Decreto Ministeriale 25 giugno 2024, alla luce della relazione illustrativa, fornendo una guida sintetica su come accedere ai benefici.

Cosa prevede la Legge

L’art. 4 e del Decreto Legislativo n. 216 del 30 dicembre 2023 introduce importanti agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato. Queste agevolazioni mirano a incentivare la stabilizzazione del mercato del lavoro, riducendo le imposte per i datori di lavoro. In particolare, l’articolo specifica che:

  • maggiore deduzione del costo del lavoro: le aziende possono dedurre una quota maggiore del costo del lavoro per ogni nuova assunzione a tempo indeterminato;
  • incremento occupazionale netto: le agevolazioni sono subordinate all’incremento del numero di dipendenti a tempo indeterminato;
  • ulteriori condizioni:
    • gli incrementi occupazionali rilevano a condizione che il numero dei dipendenti a tempo indeterminato al termine del periodo d’imposta 2024 e’  superiore  al numero dei dipendenti a tempo indeterminato mediamente  occupato nel 2023;
    • l’incremento   occupazionale   va considerato al netto delle diminuzioni occupazionali verificatesi in societa’ controllate o collegate anche per  interposta persona;
    • ll costo riferibile all’incremento occupazionale  e’  pari  al minor importo tra il costo effettivo relativo  ai  nuovi  assunti  e l’incremento complessivo del costo del personale risultante dal conto economico  rispetto a quello relativo all’esercizio in corso al 31  dicembre  2023;
    • nessun costo e’ riferibile all’incremento occupazionale nel caso in cui, alla fine del 2024, il numero  dei  lavoratori  dipendenti,  inclusi quelli a tempo determinato, risulti inferiore o pari al numero  degli stessi lavoratori mediamente occupati nel periodo d’imposta in  corso al 31 dicembre 2023.

Come funziona

Le Aziende e gli esercenti arti e professioni che assumono nuovi dipendenti a tempo indeterminato possono dedurre dai propri redditi un importo maggiore rispetto al costo effettivo del lavoro.
Nella normalità dei casi, la deducibilità dal reddito 2024 del costo del personale agevolato sarà nella misura del 120% anziché del 100%.
In caso di soggetto svantaggiato, come disabili, giovani under 30 e donne vittime di violenza la deducibilità dal reddito 2024 del costo del personale agevolato sarà nella misura del 130% anziché del 100%.

Deduzione del 120%:

  • Spetta a tutte le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.
  • Permette di dedurre nel 2025 dal reddito d’impresa o di arti e professioni un importo pari al 120% del costo del lavoro sostenuto nel 2024 per i nuovi dipendenti.
  • Si applica a tutti i tipi di contratto a tempo indeterminato (full-time, part-time, ecc.).
  • Si applica solo per i soggetti titolari di reddito di impresa e di arti e professioni che esercitano l’attività da almeno 365 giorni nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023 (quindi non vale per le Start Up avviate nel corso del 2023).

Deduzione del 130%:

  • È una maggiorazione della deduzione pari al 30% riservata a specifiche categorie di lavoratori svantaggiate.
  • Permette di dedurre nel 2025 dai redditi d’impresa o di arti e professioni un importo pari al 130% del costo del lavoro sostenuto nel 2024, per i nuovi dipendenti assunti a tempo indeterminato dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.
  • Si applica alle seguenti categorie di lavoratori svantaggiate:
    • disabili: persone con invalidità civile pari o superiore al 46%;
    • giovani under 30: lavoratori con età inferiore ai 30 anni alla data di assunzione;
    • donne vittime di violenza: donne che hanno subito violenza di genere e che si trovano in condizioni di disoccupazione o di precarietà lavorativa;
    • lavoratori residenti in zone svantaggiate: lavoratori che assumono un’attività lavorativa in comuni del Mezzogiorno, nelle aree interne o in altre zone svantaggiate.

Esempio:

Un’azienda assume un nuovo dipendente disabile a tempo indeterminato con un stipendio mensile lordo di 2.000 euro. In questo caso ha diritto ad una maxi deduzione al 30%. Pertanto l’azienda nel 2025 potrà dedurre dal proprio reddito d’impresa un importo ulteriore pari al 30% di 2.000 euro, ovvero 600 euro al mese (per il numero di mesi in cui il dipendente è stato in forza nel 2024, tenuto conto anche dell’incidenza delle mensilità aggiuntive).

Quali sono i vantaggi

  • Riduzione fiscale per il Datore di Lavoro: maggiorazione ai fini fiscali del 20% o del 30% sul costo di ogni assunto a tempo indeterminato.
  • Stimolo all’occupazione: l’obiettivo del Governo è di creare nuovi posti di lavoro stabili e duraturi.

Come si può verificare se un lavoratore rientra nelle categorie svantaggiate

Per verificare se un lavoratore rientra nelle categorie svantaggiate, è necessario consultare il Decreto Ministeriale 25 giugno 2024 che fornisce un elenco dettagliato delle categorie di lavoratori ammessi al beneficio, con i relativi requisiti.

    • disabili: persone con invalidità civile pari o superiore al 46%;
    • giovani under 30: lavoratori con età inferiore ai 30 anni alla data di assunzione;
    • donne vittime di violenza: donne che hanno subito violenza di genere e che si trovano in condizioni di disoccupazione o di precarietà lavorativa;
    • lavoratori percettori di reddito di cittadinanza: ex beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno perso il beneficio e non possono accedere al reddito di inclusione;
    • lavoratori residenti in zone svantaggiate: lavoratori che assumono un’attività lavorativa in comuni del Mezzogiorno, nelle aree interne o in altre zone svantaggiate.

Conclusioni

La maxi-deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato 2024 è un’importante opportunità per le Aziende e i Professionisti per ridurre la pressione fiscale e  incrementare l’occupazione. Si tratta di un interessante incentivo che può dare nuovo slancio all’economia italiana.

0
    IL TUO CARRELLO
    Il tuo carrello è vuotoTORNA AL NEGOZIO